STEP #03 - IL GLOSSARIO
Con il seguente post voglio analizzare da un punto di vista più tecnico la macchina aerefotogrammetrica , andando ad individuare e descrivere le parti di cui è composta fornendo così al lettore un glossario che illustri lo strumento in questione.
La macchina aereofotogrammetrica è costituita principalmente dall'assemblaggio di una ''camera metrica'' e dai relativi dispositivi di comando, dalla ''sospensione'' che la fissa al velivolo, dal magazzino e dal ''cinederivometro'' e dal ''cannocchiale di navigazione''.
-La camera propriamente detta o cono ,costituita possibilmente in monoblocco ed avente il compito di collegare nel modo più rigido possibile l'obbiettivo, al quadro della camera, cioè al piano della prospettiva, sul quale sono fissati i quattro indici che servono a definire il punto principale e che, illuminati dalla luce che attraversa l'obbiettivo nel momento dell'esposizione, verranno registrati sulla superficie sensibile.
-Il dispositivo di sospensione, mediante il quale la camera è fissata elasticamente al pavimento del veicolo, con tamponi di gomma , sopra la botola. Il quadro interno della sospensione può essere livellato secondo due direzioni perpendicolari fra di loro agendo su due manopole di comando
-Il magazzino del film, che viene collegato rigidamente al cono nella sua parte superiore, la scatola del magazzino contiene il rocchetto di alimentazione , sul quale è avvolto il film vergine, il rocchetto ricevitore ed il piatto di spianamento del film con il dispositivo depressore. Il trascinamento del film avviene mediante un motore , che ad ogni impulso elettrico proveniente da una scatola di comando, mette in rotazione il rocchetto ricevitore e trascina quindi una porzione di film pari al formato del quadro sul quale si adagia.
-Il cinederivometro è uno strumento semiautomatico capace di controllare, ed eventualmente variare, gli intervalli di scatto durante il volo, spesso incorporato al periscopio di navigazione, con questo strumento vengono anche corretti gli effetti della deriva (da cui il nome derivometro). Si tratta di un dispositivo, separato dalla camera ma cablato con essa, provvisto di un visore sul quale appare la stessa immagine del terreno ripresa dalla camera, a cui viene sovrapposta l’immagine di un reticolo che opera come indice mobile. Per effetto del movimento dell’aereo è possibile osservare un apparente movimento relativo del terreno rispetto al reticolo.
-Il cannocchiale, rigidamente collegato al telaio della camera mediante il quale il fotografo osserva sulla verticale il terreno durante la ripresa e controlla, con un traguardo appositamente dimensionato contenuto nel campo visivo, che la zona fotografata corrisponda a quella stabilita in sede di progetto del volo.
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